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Simile ad una cialda ricavato ad una miscela di Teff, (un cereale locale ed acqua.) Avete presente quella sottile sfoglia di gommapiuma che riveste i vostri preziosi regalini - tipo Swarowsky - che volete proteggere dagli urti? Ecco: Injera è una sfoglia di pasta di miglio molto simile ma un po' più sottile e di un color grigio-chiaro e grigio spento. Riveste l'interno del gran piatto da portata, da cui tutti dovranno attingere, che contiene, al centro, mucchietti di saporita carne di montone o di bue, circondata da salsine multicolori, ma tutte tremendamente piccanti. L'injera è disposta a fette sopra i Mesob, cioè (speciali supporti di paglia colorati, decorati finemente ed intrecciati.) Parti diverse di Wot sono disposte artisticamente sulle fette del Injera, nel mesob. Spesso il pranzo non cominicia finchè il padrone di casa non spezza, per ogni uno dei comensali, una porzione di Injera.
Le buone maniere del luogo insegnano che questo piatto vada mangiato rigorosamente con le mani. Staccate con tre dita un pezzo di Injera, tanto per intenderci quella che sembra una sfoglia di gomma piuma, fatene un piccolo fazzoletto, poggiatelo delicatamente sui pezzettini di carne e poi, stringendo i quattro polpastrelli, a cui avrete avuto l'accortezza di opporre l'ultimo dito della vostra mano, il pollice, fate in modo di pescare uno o più pezzettini di carne, imbevetelo in una o più salsine e, finalmente, portate il tutto alla bocca. Ripetere l'operazione fino a sazietà.
Sembra difficile ma non lo è; Se tutto questo vi sembra complicato - in parole povere "quello che bisogna fare è staccare un pezzo di Injera e arrotolarlo ai pezzeti di carne di Wot". Vi si oppongono, però, atavici tabù che riaffiorano e a cui bisogna strenuamente opporsi: quante volte da bambini c'è stato, infatti, insegnato che non bisogna mangiare con le mani?
LA RICETTA D'INJERA:
Impastare 5 etti di farina 00, 5 etti di farina gialla di mais (quella da polenta), 250 grammi di semola di grano duro, 25 grammi di lievito e 1 bicchiere d'acqua in una ciotola capiente.
Coprire e far riposare a temperatura ambiente 3 giorni se inverno, 2 se estate. Lavorare l'impasto fermentato con acqua sufficiente a farlo diventare fluido - circa 3 bicchieri. Scaldare una padella antiaderente e versare a filo il composto, uno strato di 3-4 millimetri, come per una crepe. Quando inizia a rapprendere devono comparire le bollicine che danno la caratteristica consistenza spugnosa al pane. Coprire e lasciare cuocere per circa 3 minuti, evitando che prenda colore. Lasciar raffreddare su un canovaccio evitando di sovrapporre le focaccette finche' non sono fredde. |
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